Aiguille de Bionnassay 4.052 metri
Via normale italiana, cresta est AD- 4 ore
Dislivello 1.150 mt dal rifugio Gonella
Vetta impegnativa e poco frequentata, posta in uno degli angoli più remoti del Monte Bianco.
La salita da La Visaille (Val Veny) fino al rifugio Gonella è già un viaggio alpinistico di 5 ore nel quale si percorre prima il lungo ghiacciaio del Miage e poi un sentiero attrezzato.
L’indomani partiamo alle 3.15 per risalire al buio l’insidioso ghiacciaio del Dôme, quest’anno dicono sia meglio messo del solito, non oso immaginare come fosse gli anni passati!
La traccia è unica e buona, molto ripida, si attraversano vari ponti che di notte col rigelo non danno problemi fino a raggiungere il colle del Aiguilles; qua per cresta e roccette si sale al Piton des Italiens mt 4.003 ove chi va al Bianco prosegue verso il Dôme de Gouter, noi ed un’altra cordata invece scendiamo 100 metri al col de Bionnassay.
La discesa al colle è la parte tecnicamente più impegnativa, la neve è poca ed il ghiaccio fa da padrone.
Raggiunto il colle di Bionnassay inizia la cresta est, in condizioni ottime, senza ghiaccio con traccia larga e quasi sempre camminabile, che ci condurrà sull’esile vetta in meno di 4 ore dalla partenza.
Non ci fermeremo molto in cima, fa freddo e le cordate che arrivano dal rifugio Durier francese (cresta sud) reclamano spazio.
La discesa è tecnicamente più semplice poiché il tratto ghiacciato lo si affronta in salita, il ghiacciaio del Dôme però inizia a prendere sole già alle 8, lo affrontiamo con attenzione e ci facciamo le dovute sicure sui ponti nevosi ed alle 10.15 siamo già di ritorno al Gonella per un abbondante piatto di pasta.
Vediamo arrivare di ritorno le cordate partite a mezzanotte per il Monte Bianco (ci confermano ottime condizioni) e con calma ci sorbiamo altre 4 ore di ritorno a Courmayeur, stanchi, felici ed appagati!
Oltre 30 km di cammino e 2.500 metri di dislivello in due giorni.
Con Demis a fine giugno 2018.
Altra possibilità di salita all’Aiguille de Bionnassay:
Cresta sud AD III
Dal rifugio Durier si sale subito per la cresta tramite un pendio nevoso, poi sfruttando una cengia, si prosegue senza grosse difficoltà per neve e roccette sino a raggiungere una prima spalla nevosa a 3.500 mt. Si continua per rocce e neve, oltre cui un nuovo salto di roccia conduce sulla seconda spalla della cresta a 3.700 mt.
Seguendo il filo di cresta, ora più stretto, si giunge ad un camino III, poi più facilmente si arriva all’ultimo ripido pendio nevoso a 3.940 mt che porta sull’aerea, affilata ed esposta cresta sommitale.
L’ideale è scendere per la cresta est verso il rifugio Gonella o per i più allenati proseguire verso la cima del Monte Bianco.