Corn da Camp 3.232 metri Scialpinismo
Via normale PD/OSA 5,05 ore al deposito sci
Dislivello 1.550 mt da Sfazù al deposito sci
Sviluppo 20,5 Km con discesa dallo Scipadus
Esposizione varia in salita, sud-est lo Scispadus
Lunghissima scialpinistica in Val da Camp, si parte da Sfazù in Val Poschiavina sulla strada sterrata che conduce al rifugio Saoseo (una mezz’oretta di portage); dal rifugio si imbocca la Val Mera, si risale su poca neve bagnata, fa caldissimo. Arriviamo al Passo di Val Nera mt 2.660 in 3 ore con un fastidioso zoccolo sotto le pelli.
Superato qualche dosso si scende leggermente sul Vadret da Camp, dove le temperature sono più adeguate al periodo, e si sale in direzione nord-est verso il possente Corn da Camp; un ultimo tratto ripido in ombra ci porta al deposito sci di q. 3.120 mt.
In annate normali si salirebbe senza grandi difficoltà (PD) un canale/paretina che in breve porterebbe sulla cresta finale, purtroppo troviamo poca neve inconsistente che poggia su placche rocciose; proviamo a passare ma la discesa sarebbe complicata e a malincuore dobbiamo desistere dopo 5 ore di salita.
Scendiamo per il celebre itinerario dello Scispadus molto ripido nella parte iniziale 45°, davvero entusiasmante la prima parte della sciata, poi la neve diminuisce e torniamo al rifugio con una bella ravanata da fare invidia ai più negletti itinerari orobici.
Un po’ di sciata sulla strada prima e un’altra mezz’oretta di portage ci riporta all’auto.
Bella giornata in compagnia con condizioni purtroppo piuttosto brutte, vetta non raggiunta e salita terminata al deposito sci di q. 3.120 mt; per la vetta mancavano 100 mt di dislivello e 20 minuti circa con buone condizioni.
Con Gabriele, Soraya, Demis, Nicolò, Paolo, Morgan e Martina a metà marzo 2023.