Monte Pasquale

Monte Pasquale 3.553 metri  

Salita dalla parete nord-ovest  AD+  4 ore
Discesa dalla cresta sud-ovest  F 2,45 ore

Dislivello 1.430 mt dai Forni di Santa Caterina
Esposizione nord-ovest la salita, sud-ovest la discesa

In rosso la salita per la parete nord-ovest, in vedte la discesa per la cresta sud-ovest

Per una rara congiunzione astrale non nevica da 15 giorni, il meteo è bello ed io non sono ammalato, si può quindi pensare dopo un mesetto ad un bel giro in montagna!

Da tanti anni curo la bellissima parete nord-ovest del Pasquale, non ho notizie delle condizioni ma presumo siano buone!

Partiti alle 7 dai Forni saliamo sulla stradina verso il Rif. Pizzini abbandonandola a 2.500 mt per iniziare a salire verso la parete. Si risale prima su traccia poi su detrito fino a trovare la prima neve a 2.900 mt. Messi i ramponi procediamo su pendenze crescenti, nei pressi della prima strozzatura prendiamo le picche e iniziamo a scalare su ottima neve rigelata. Man mano che si sale di quota le pendenze superano i 45°, stando nella rigola si sale su ottima neve, a volte molto dura, come ci si sposta un poco si sfonda un po’.
Verso i 3.400 mt il canale si incassa e le pendenze salgono fino a 55° la neve non trasformata però aumenta facendoci faticare un po’ di più ma con difficoltà inferiori… a 3.500 mt arriva finalmente il sole e si esce sulla cresta finale che in breve ci conduce in cima.

Discesa per la cresta sud-ovest che su ottima neve e basse difficoltà porta verso la Cima Branca, prima di raggiungerla si taglia verso la Val di Rosole e procedendo sulla morena si arriva senza problemi al Rif. Branca quindi su stradina ai Forni.

Gita molto bella in buone condizioni (considerando che siamo a novembre!); il sole lo si prende solo in cima ed in discesa. Allo status odierno corda, viti ed altra attrezzatura sono inutili (ovviamente le avevamo 😆).

Con Manuel ad inizio novembre 2024.


Monte Pasquale 3.553 metri  Scialpinismo

Scialpinistica dalla val di Rosole  F/BSA  4,10 ore

Dislivello 1.450 mt dai Forni di Santa Caterina
Sviluppo 16,5 Km A/R
Esposizione sud-ovest

In rosso dalla Val di Rosole, in verde dalla Val Cedec, in blu la parete nord-ovest

Bella e frequentata scialpinistica ai Forni.

Dal parcheggio dell’Albergo dei Forni, o dal parcheggio sottostante, si risale il vallone che con lieve pendenza conduce al rifugio Cesare Branca 2493 m.
Risalire alle spalle del Rifugio Branca l’ampia e dolce Vedretta di Rosole senza itinerario obbligato fino alla testata della valle, poi volgere decisi verso sinistra (direzione nord) alzandosi per pendii sempre più ripidi e con numerose inversioni verso il Colle del Pasquale che, in caso di buona neve, si può raggiungere sci ai piedi.
Dal colle, dove arriva anche l’itinerario proveniente dal Rif. Pizzini, volgere verso sinistra risalendo l’ampia e facile cresta est giungendo in pochi minuti in vetta con gli sci ai piedi.

Discesa per lo stesso itinerario o in traversata al Rif. Pizzini per la Val Cedec.

Con Marco e Carlo ad inizio marzo 2020.


Monte Pasquale 3.553 metri  Scialpinismo

Scialpinistica dalla val Cedec F/BSA  3 ore con avvicinamento in e-bike,  4 ore senza

Dislivello 1.450 mt dai Forni di Santa Caterina
Sviluppo 19,5 Km A/R
Esposizione nord-ovest

In rosso dalla Val di Rosole, in verde dalla Val Cedec, in blu la parete nord-ovest

Dal posteggio dei Forni sono salito in e-bike in 45 minuti fino alla teleferica sovrastante il rifugio Pizzini a q. 2.800 mt, si risparmia più di un’ora rispetto alla salita con gli sci od a piedi.

Si sale poi in direzione nord-ovest la bellissima Vedretta di Cedec, fino a 3.200 mt la via è in comune con il Monte Cevedale dove si tiene la destra e si punta l’evidente Colle del Pasquale a q. 3.450 mt; per raggiungere il Colle si trova a q. 3.350 mt una zona più crepacciata dove bisogna porre attenzione alla crepaccia terminale, spesso non facile da superare. Raggiunto il Colle si prosegue a piedi o con gli sci (a seconda delle condizioni) unendosi con la traccia di salita della Val di Rosole e arrivando in vetta senza difficoltà.

Salita in solitaria a di inizio luglio 2024, mi sono fermato alla crepaccia terminale a causa dello scarso rigelo e della nebbia che sopraggiungeva!