Pizzi dei Piani 3.158 metri
Canale sud AD 3,55 ore
Dislivello 1.600 mt dalla strada verso Stabisotto Alta
Sviluppo 12 Km A/R
Esposizione sud
Da Isola di Madesimo salgo in auto fino a 1.600 mt poco oltre al bivio per la val Febbraro, purtroppo oltre c’è ghiaccio sulla strada (con strada pulita si potrebbe salire anche fino all’Alpe Piani, la strada è un po’ dissestata).
L’innevamento però è davvero scarso, decido di lasciare scarponi e sci in auto e di salire a piedi. Invece che seguire la strada ghiacciata che con vari tornanti sale verso l’Alpe Piani salgo più velocemente sul sentiero estivo passando per gli alpeggi di Stabisotto Alto e Chiodia ricongiungendomi con la strada a 2.050 mt. Da 2.100 mt inizia la neve (sarebbe stata un’ora e quindici di portage se avessi portato gli sci) metto i ramponi e procedo su neve bella rigelata su modeste pendenze verso i Pizzi dei Piani; transito sotto il Pizzo Latta e con un semi-cerchio mi dirigo verso il canale sud. A quota 2.500 mt circa si arriva alla conoide del canale e le pendenze aumentano, a 2.800 mt inizia il canale che partendo a 40° arriva al colletto di mt 3.120 con pendenza crescente (50° gli ultimi metri). La neve non è durissima ma la salita è abbastanza agevole e veloce.
Dal colletto inizia la breve ma impegnativa cresta sud-ovest, un breve tratto nevoso conduce a un passaggio roccioso aggettante II+ poi si procede su terreno misto piuttosto esposto (neve un po’ ventata e un po’ portante) che conduce ad un anticima (cordone per doppia al ritorno); dall’anticima inizia un bellissimo tratto nevoso a mezzaluna da salire faccia a monte (molto utili 2 picche) quindi in breve si arriva alla croce di vetta.
In discesa dopo aver disarrampicato l’esposto tratto nevoso è consigliabile una lunga doppia per scendere senza patemi (io con 40 metri di corda ho sceso quasi tutta la parte impegnativa, con 60 metri si arriverebbe al colletto o quasi), quindi rapidamente si disarrampica il canale e su terreno più facile si torna alla partenza (rimpiangendo gli sci ????).
Salita che curavo da tanti anni e finalmente sono riuscito a compiere, non è facile trovare buone condizioni per l’avvicinamento con gli sci, il canale rigelato e la cresta in buone condizioni, oggi mi sono accontentato delle ultime due variabili, per gli sci mancava davvero neve in basso.
Nel complesso l’ascesa più impegnativa della Valle Spluga, forse meno elegante del Pizzo Ferrè ma decisamente più impegnativa!
In solitaria ad inizio marzo 2023.